Baciami qui, adesso.

Baciami qui,
Adesso.
Sciogli questa bruma
Che l’inverno
Mi stordisce
E riportami al tempo
Che l’adesso non vede.

Baciami qui,
Adesso.
Un solo bacio
Perche’ torni a sorridere
Il tempo
Spensierato e giovane
Che nessuno sa.

Baciami qui,
Adesso.

E compi
La magia.

Disappunto.

S’accumula sul Baldo la neve
E la linfa alle punte
Di sgrondati rami non giunge.
Gravido il bosco d’inverno
La gestazione dorme
Che a primavera fiorirà.
Gorgoglia il lago una ninnananna.
Un arbusto la cima reclina
E dal vento si lascia cullare.
Questo letargo a me non giova ,
Niente nenie per me,
Che una tale stagione detesto.
Soltanto disappunto.

Esordio ed epilogo.

Muove a canzone
La melodia che sull’acqua riflette.
Un’onda maldestra
E il riflesso non c’è più,
Tace la melodia,
Scompare la canzone.

A riportar la traccia
Ho provato sul pentagramma,
Il foglio s’impregna,
Delle note l’inchiostro
S’imprime
E la musica esplode.

L’esordio al violoncello,
L’epilogo alla voce.

Qualcuno mi porga, un libro.

Alla ricerca di un libro a lieto fine,
Di una nave con sicuro approdo,
Di un fanciullo fattosi uomo vero,
Come Diogene lungo la riva m’aggiro.

Lampada spenta, non v’è gente d’attorno,
Nessun garrulo singulto,
Nessun pie’ sospinto,
Nessuna vitalità.

Che mai vedrò al buio?
Qualcuno mi porga un libro a lieto fine.

Melagrana.

Chicchi di melagrana
Lucidi e rossi
Richiaman la vita
Col succo,
Vermiglio come sangue,
Profumato d’amore,
Nella prigione
Che un giorno di pioggia
Impone .
Oltre l’inclemenza
Di questo uggioso tempo,
Favorito dalla sorte
Io vivo.
E nel calice
La purpurea essenza
Del sorriso
Il rito celebra.


Ostilità.

Grava sul lago
Una coltre di nubi
E di Eolo l’alito maledetto
Sull’acqua soffia.
Nuovamente pioverà,
Mi pioverà sul petto,
E dal madido cuore
Un lamento da lacrime
Bagnato
Al cielo clemenza chiederà.
Ho voglia di sole,
Ho voglia d’amore,
Di una canzone
Che nell’aria rimbalzi
E con forza l’animo conforti.
Nelle brume invernali
Soltanto ostilità incontra
Questa mia stagione.

Al voyeur.

Spierà
Dentro
Dalle finestre
La libido
Governativa
A Natale.
Preparerò ’
Nude
Le terga
E potenza
Di tiro
In attesa
Del suo
Sguardo.
Avrà
Di che’
Per districare
I propri
Occhi,
Il voyeur.

Come vorrei…

Attraversa il finestrino
Il lago,
Confuso nella nebbia
Che le acque intorbidisce.

Nella mia bocca il sapore del sole
Che da lo tano mi giunge
Ed il cruccio di un calore
Che non c’è.

Dalle nude fronde
Un brivido di freddo
Che fremito d’amore
Non è.

Come vorrei sorprendermi al risveglio
Nell’ assolata baia che tanto mi preme…

Il mugugno.

Al risveglio il mio mugugno
Tutto l’umore dell’inverno che incalza
Mostra.
Se penso all’estate
Un lembo di sole mi rapisce
E tutta la nudità della spiaggia
Che al ritmo del lago pulsa
nell’onirico mi cala.
Ho un abisso di splendidi fulgori negl’occhi
Ma la bruma che mi cinge e m’imprigiona
Spazio non lascia a più amene aspirazioni.

Splendida menzogna.

Dietro una coltre di nubi
S’addorme la luna
Tra fiocchi di candida bambagia.
Ha fatto l’amore
La massaia rubiconda,
D’accanto alla stufa
Ancor sospira
Ed il suo uomo
A Selene abbaia
Dell’orgasmo la sua soddisfazione.
Ma l’astro non ascolta,
Non benedice:
Che splendida menzogna
E’ questo legale amore.