Una lingua di bagliori all’imbrunire
immersa dove il lago va a morire.
E’ Sirmione,
rotta dal cigno che si culla la prole,
a contendersi la poesia
nella calda penombra della sera.
Qualche luminescente creatura
che guizza nell’acqua,
qualche vela che tarda.
Moniga accende i lampioni:
la notte è padrona.
Nella foto: villa di Catullo, Sirmione.