Miele.
Voglia di miele,
Tra arnie felici
Di api operose
Che vacue attitudini
All’ inutilità
Ignorano.
Ho voglia di miele,
Quel nettare
Che da cervelli puliti
Sgorga
Senza macchiare
La mensa apparecchiata.
Ho il sangue alla testa,
Tra stupidi giocolieri
Che lascian frasette,
Stupide anch’esse,
Su stupidi cellulari.
Balsamo terapeutico
Quel miele,
Sarebbe cuscino
A parar le orride sassate
Che forano il mio fianco.
Carlo Finazzi.
Dolce sera, mondo.