Sollevassi tra le braccia
Questa luna
Ed al petto la portassi
Perché cullata
Il suo sonno non fosse turbato,
Non mi sentirei più sazio.
È fame ancestrale
La mia.
Compulsa.
E bulemica.
Di passione consumata.
Arderà tra le fiamme
L’improvviso rogo
Dall’altra sponda del lago
Le preziose trine
Che ricoprono il mio cuore.
E sarà nudo
Nella notte fonda.