La rabbia

Non accetta d’essere descritta
La mia rabbia.
Fuori piove
E scroscia l’universo
La sua acqua sul mio fuoco.
Non ne parlerò
Ma ne morderò i fianchi
Affinché il campo lasci
Al ritorno del sole.
Giaccio qui
Sull’accogliente divano
Come nave all’ormeggio,
Al vestito pensando
Che domani indosserò.
Il garofano,
Che la scena osserva,
Della vergogna, o dell’amore
Ne ha il colore.
Nel dubbio
Vestirò la rabbia
E nero peccato
In piazza mi porterò.