Parleremo un giorno
Del travaglio del tempo,
Di placente lacerate,
Di voci interrotte di bimbi,
Di gocce d’umanità
Asciugate dalla polvere
Del deserto
Dell’arido cuore.
Parleremo un giorno,
Certo,
Quando il tempo
Dall’urgenza sarà fuggito
Nel limbo che tutto include
E ove tutto risuona
D’originale peccato,
Senza rimorsi.
Parleremo un giorno
Del tempo,
Quando il tempo
Sarà fuggito.
[Nella foto: mio padre, Giovanni Finazzi. 1927-1974]