Volessi cogliere l’aurora
Dalle tinte rosa del tuo letto
Con gentilezza me lo concederesti.
Lasceresti scorrere sospiri
E furtivi sguardi
E lascive carezze
Nel tumultuoso evolver della notte.
Senza sonno.
Senza vita per domani.
Donerò, invece,
Luce ai sogni in attesa
Chiudendo quella porta
E portando con me
L’amaro
D’ un’ assente compiacenza.